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Inni d'irriverenza

by Notice of Destruction

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  • Compact Disc (CD) + Digital Album

    Onbody 5 colour screenprint, 12 pages booklet with lyrics and images, Jewel Case black tray and 200gsm gloss traycard upholstery.

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1.
Questa è la cronaca di un ingrato Nevrastenia ed ansia aggrediscono la ragione In un’ennesima giornata sfociata in frustrazione Intrappolato in un regno ritenuto inappagante Sale l’escandescenza, puntuale e logorante Accolto nel tepore e da sguardi rincuoranti Presto ripagati con isterismi assai pesanti Autocontrollo a livello zero, un soggetto ira dipendente In empatia alquanto negato, un vero bastardo intransigente Convinto di poter trattare tutti quanti come merda Inscenando un finimondo, sprigionando la propria belva Dinnanzi a te si apre un portale Pare un inferno ma non è poi tanto male Una ricorrente e struggente situazione Ad un passo dal sangue e dall’autodistruzione Vandalici istinti prigionieri della mente Impulso dal profondo di disgusto per la gente Convertono l’affetto all’alienazione Finché non si è più in grado di apportare una distinzione Fra le parole e i fatti la linea è tesa e sottile Non perdere la testa per ciò che ti farà pentire È inaccettabile scontare un’esistenza nel terrore Con sentenze a sorpresa, frutto d’un eruttante malumore Invece di trovare compassione, com’è comprensibile che fosse Viene raggiunto un livello abominevole d’indelebili percosse Con gran faccia tosta viene rimarcato lo sgomento All’inevitabile chiamata per l’eterno tormento
2.
Tempesta divina in arrivo… L’odio scorrerà Il popolo ostile per mio voler perirà Lo passerete alla spada e lo darete alle fiamme senza alcuna pietà Vedrete il terrore piovere dal cielo Distruttiva rivalsa, inflitta sofferenza Così si conoscerà la mia volontà Voi mi ubbidirete offrendomi sacrifici E mi implorerete per scongiurarvi dai malefici Piaghe e pestilenza porterò con me e le abbatterò su chiunque non vorrà riconoscere la mia superiorità Porterete la pena delle vostre infedeltà finché i vostri cadaveri non saranno consumati Porterete la pena delle vostre iniquità e saprete che cosa sia cadere in disgrazia presso di me Io non sono uomo da poter mentire, né un figlio d’uomo da doversi pentire Quando dico una cosa forse non la farò? O quando do la mia parola è forse che non la manterrò? Perciò non vi sdraierete prima di aver divorato la preda e bevuto il suo sangue Annienterete i popoli che vi sono avversari, frantumerete loro le ossa e li trafiggerete con le frecce Così farà l’uomo che ha l’occhio aperto, così farà colui che contempla la visione dell’Onnipotente Offrirete nuovamente un sacrificio consumato dal fuoco Olocausto o sacrificio per l’adempimento d’un voto Nessuna persona o bestia votata allo sterminio potrà essere riscattata Essa è cosa santissima e consacrata a me, rigorosamente dovrà essere messa a morte Io ve l’ho promesso, queste terre abiterete E da questo giorno in tutto il resto del mondo il male voi diffonderete
3.
Orde di forestieri giungono da Iononsò Sbeffeggiando leggi e tradizioni che da secoli vigono su queste terre consacrate dal sudore degli avi fieri e savi che sfruttavano col cuore S’insediano fra noi come se a loro tutto è dovuto Con macchinoni e figli stronzi persino incapaci di un saluto e di comunicare senza urlare Mentre le mamme i loro pulciosi ovunque fan cacare Fan cacare! Schiamazzi e merda, il nostro sunto quotidiano Impestata è l’erba e l’ora sacra sul divano La sveglia ogni mattina è garantita e puntuale In coro tutti insieme a bofonchiare giù nel piazzale Intollerante, questo già lo so Di crepacuore io morirò La pazienza è da tempo esaurita Ma risanerò quest’infetta ferita Mi chiedo molto spesso come tutto questo sia avvenuto Progresso contro indigeni che ne pagano il tributo Da fucilare sono coloro che svendono i beni Per quattro soldi e per sentirsi più grassi e sereni Ma la peggiore conseguenza è ambientale: Terreni sventrati e deforestazione Compulsiva corsa all’oro, avida edificazione I macchinari impazzano agendo anche di frodo Accidentando strade e inquinando in ogni modo Taglia! Espropria! Caos smog, di motoseghe un coro I cingolati infuriano negli orari di ristoro La fauna è sbaragliata e costretta alla fuga Sfruttamenti immorali di parcelle comunali Disgusto e rabbia le sole litanie Diossina e amianto per le genealogie Ruspe e trivelle dilaniano i vigneti Abbattono i ciliegi e sù con le pareti Selvaggina e serpi una volta prosperosi hanno perso il loro habitat spaesati e contusi Boschi e selve concimati ma da florido pattume per mano di bastardi lerci privi di costume Che ben sia maledetto chiunque ci ha lucrato E che sia ancora più dannato questo insulso vicinato Perisce il folclore e il concetto di comunità Ma il lascito ancestrale spero vi tormenterà
4.
Morte e contagi in pieno volto, sui giornali e alla tv Sadica informazione: una moderna schiavitù Deterrente per le masse, dona ipnosi e viltà Manipolata propaganda su stragi e calamità Falsi echi e terrore, una minestra riscaldata divenuta assai insapore all’ennesima portata Riflettiamo troppo poco sulla verità dei fatti Scolla gli occhi dai mass media volti a dominio e profitti In costante prigionia delle pubblicità regresso Inflitta lobotomia ai liberi schiavi del progresso Noi liberi schiavi del progresso Noi illusi che tutto quanto ci venga concesso
5.
Bipolarità 04:03
Quanta follia hai attraversato? In quante circostanze hai rischiato di perderti per sempre? Vacillavi sull’orlo del baratro ma non sei mai precipitato Ti sei mai chiesto il perché? Come sei sopravvissuto agl’incubi che scontrano la tua esile esistenza? Ti ho salvato io da un viaggio di sola andata nei labirinti dell’insanità Divorandoti la mente prima che fosse troppo tardi Ma stavolta no, io non lo farò, sono oramai stanco Voglio che tu sappia che esisto e che ti marco stretto Più morbosamente della propria ombra Voglio che questa tua paura si aggiunga alle altre E perciò ora vai, sei libero di agire, sei pronto ad impazzire Vai pure incontro agl’impazienti orrori che ancora ti attendono Alle angosce che sono parte della tua natura più profonda Lascerò che lievitino dentro di te come degli oscuri tumori per poi fermentare in raccapriccianti ossessioni E quando accadrà io sarò già lì, oh sì, a braccia aperte
6.
Pari diritti ed opportunità Migliaia di pretese avanzate in società Non basta l’uguaglianza, vogliamo ancora di più Vogliamo che il ridicolo estingua ogni forma di virtù L’agio e il benessere dell’era in cui viviamo Hanno distorto le priorità umane In assenza di guerra e di fame Si combatte per l’etica morale Proclamiamo l’anarchia in un regno di polizia Senza aver mai realizzato che l’autogestione ci è permessa dallo Stato Forze sinistre s’impossessano della realtà Utopiche e cariche d’irrazionalità Tafferugli e vandalismi sono la nostra espressione Di stoltezza incontrollata è un’evidentissima manifestazione Invece d’intraprendere una crociata in nome dell’educazione e del rispetto È più appagante raschiare il fondo del barile accusando di razzismo il Moretto Divinizziamo il Primo maggio nelle piazze come se avessimo vinto una partita Anche se il concetto di sudore ci è alquanto sconosciuto nella nostra patetica vita Inoltre il rincaro delle tasse non ci urta, è giustificato Meglio scendere nelle strade a rognare sul perché il governo abbia deciso di sospendere le accoglienze Che si cominci a darne l’esempio Forze sinistre s’impossessano della realtà Utopiche e cariche d’irrazionalità e slealtà
7.
Sono l’intollerante che spezza le catene Che alla seconda goccia più non si trattiene Che cerca il conflitto, che per il caos impazza Che con il primo calcio ti disfa la corazza Sono la fantasia che causa combustione Che non si piega al gioco e non cambia decisione Che si ciba di disgrazie e delle ansie altrui Che gode come un matto sfidando i tempi bui Si fottano il ciclo di casualità, il karma, il destino e l’aldilà Anche se a dirsi può non sembrare, con tempra dispotica si può regnare Sono l’impaziente che vuole tutto adesso Che supera la fila e non chiede mai il permesso Che respinge le cazzate con rapido il rimpallo Che proprio non abbocca e ti smonta il piedistallo Sono il nevrotico che è meglio non sfidare Che al minimo fastidio è pronto a detonare Che impone le sue leggi ed ama il fuoripista Che è pronto alla vendetta e brama la conquista Si fottano il ciclo di casualità, il karma, il destino e l’aldilà Anche se a dirsi può non sembrare, con tempra dispotica si può regnare Con tempra dispotica voglio campare!
8.
Intono un triste inno in segno di cordoglio per una melensa civiltà che a offrirci delusioni soltanto riuscirà Tramontata è la ragione, compianto è il buon senso Una nera alba di schiavitù per mille anni sorgerà Una luce lancinante gli occhi ciechi penetrerà Se ne avverte il malessere, se ne scorge il precipizio Deliri una volta inimmaginabili pervadono il presente, mi espugnano la mente E così cado nell’abisso, in lande buie e desolate dove posso pascolare l’odio, dove posso coltivare qualsiasi velleità In quest’era di contagio, dove la personalità perde la sua funzione distintiva per potersi abbandonare alla più totale debolezza e alla più umiliante rassegnazione Ma un’ultimo sprazzo di lucidità mi dona uno smagliante sorriso Penso al mio posto nell’aldilà ed al disprezzo col quale vi ho intriso

about

This first album contains 5 songs from the previous demo, completely re-recorded and revised, plus more three catchy unreleased songs.
All lyrics were rewritten and sung in Italian.

credits

released November 30, 2023

All songs written, performed, recorded, mixed and mastered by David "Daveastation" Pizzuti, as well as the band logo, artwork and layout.

license

all rights reserved

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about

Notice of Destruction Cadenazzo, Switzerland

I created this project in early 2015 in Robasacco, Switzerland, with the goal to combine the more violent side of Thrash Metal with recognizable Death Metal and Hardcore Punk traits. Probably three of the most suitable genres to be able to express the growing social discomfort that surrounds us.

In short: I’m against the building frenzy, ignorance, disrespect, religious wars... humankind.
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